Crollo cornicione IVE: interdetta via Marconi (FOTO)

Il Sindaco: «Attivate le procedure con la Città Metropolitana»

venerdì 6 ottobre 2017
A cura di Gianluca Battista
Il crollo di parte del cornicione perimetrale dell'Istituto Vittorio Emanuele II, avvenuto ieri mattina tra la piazza e via Marconi, ha portato al transennamento e di fatto alla chiusura della stessa al transito automobilistico nel suo primissimo tratto, come testimoniano le nostre foto.

L'intervento dei Vigili del Fuoco è stato provvidenziale e la loro relazione ha portato alla decisione di cui sopra da parte della Polizia Locale, la cui relazione è attesa per le prossime ore.

Nella giornata di ieri era stato il delegato alla struttura, Nicola De Matteo, a ricordare l'impegno per far giungere dalla Città Metropolitana le richieste di fondi per porre in sicurezza varie porzioni dell'IVE. Una richiesta disattesa, di fatto, sin qui, ma su cui De Matteo non ha mai mollato.

Abbiamo provato a capire anche il punto di vista del Sindaco, Tommaso Depalma, più volte chiamato in causa dai suoi avversari politici durante la campagna elettorale proprio sul tema dello stallo dei lavori di ristrutturazione al "gigante buono" di piazza Vittorio Emanuele II.

Depalma ha ribadito la posizione dell'Ente comunale: «Nelle scorse ore abbiamo già sentito il delegato e la Città Metropolitana - ha detto - ed abbiamo già sentito il loro referente al settore edilizia. Così come da voi riportato nella giornata di ieri - ha proseguito - i dirigenti metropolitani stanno chiedendo alla Soprintendenza un'autorizzazione per somma urgenza al fine di ottenere fondi in tempi brevi.

Ho pregato - ha continuato Depalma - i funzionari della stessa Città Metropolitana di far sì che questo intervento possa essere propedeutico a sistemare anche la parte transennata da tempo di fianco al sagrato di San Domenico. Una vicenda che si protrae da troppi anni - ha evidenziato il primo cittadino - e voglio augurarmi che questa criticità possa in qualche misura esserci utile per risolvere un altro problema la cui soluzione stavamo sollecitando da tempo, supportati anche da Sua Eccellenza Mons. Cornacchia».
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