Incidente sulla 16 bis, la 21enne ancora in Rianimazione

L'appello della zia ed avvocato Maria Lapadula: «Aiutateci a trovare la verità»

sabato 23 luglio 2016
«Aiutateci a ricostruire la dinamica dei fatti, ad arrivare alla verità».

A lanciare l'appello, attraverso il sito web il Quotidiano Italiano, è Maria Lapadula, avvocato e zia di Naomi, la ragazza di 21 anni rimasta gravemente ferita nell'incidente stradale avvenuto il 6 luglio scorso sulla strada statale 16 bis, all'altezza del chilometro 784, intorno alle ore 18.00, nel territorio di Giovinazzo, all'altezza dello svincolo Terlizzi-Bitonto, in direzione Bari.

Nello schianto con un tir Volvo di colore bianco, guidato da un cittadino albanese di circa 40 anni, morì Fabio Alfonso, 23enne di Casamassima.

I due giovani erano a bordo di una Renault Megane di colore verde metallizzato. Naomi è ancora ricoverata in Rianimazione, lotta tra la vita e la morte. Entrambi furono trovati esanimi sulla carreggiata. Come all'indomani di una simile tragedia, ciò che conta è tentare di arrivare a una ricostruzione dei fatti quanto più rispondente possibile al vero.

«A nome di tutta la famiglia - continua l'avvocato Lapadula - se avete visto la scena, se eravate nelle vicinanze subito dopo, se ricordate qualche elemento, anche insignificante ai vostri occhi, non esitate a contattarci. Segnalateci ciò che credete». L'appello è soprattutto rivolto a quanti siano passati sul luogo dello schianto tra le ore 17.50 e le ore 18.45. Sulla dinamica dell'incidente, infatti, ci sarebbero delle palesi incongruenze.

«Ci sono elementi che devono essere chiariti – spiega la zia di Noemi – la posizione dei corpi dopo l'impatto, la presenza del tir nelle vicinanze della piazzola, il fatto che qualcuno possa aver visto l'auto o i ragazzi prima dell'incidente».

Chiunque ritenga di poter aiutare la famiglia Lapadula a fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente, può contattare direttamente il signor Lino Barletta, zio di Noemi, al numero di cellulare 339.28.43.165.