Emergenza idrica: da oggi meno pressione in rete

La nota di AQP su eventuali disagi e su comportamenti virtuosi da mettere in atto

giovedì 28 settembre 2017
L' Acquedotto Pugliese informa che «La perdurante situazione di siccità che investe anche il nostro territorio, causa della progressiva riduzione di risorsa alle fonti, impone manovre di regolazione idraulica nelle reti. D'intesa con Autorità Idrica Pugliese, Regione Puglia e Autorità di Distretto dell'Appennino Meridionale, preso atto della effettiva disponibilità idrica rispetto alle medie storiche, saranno effettuate manovre di riduzione della pressione idrica nelle reti, quotidianamente, a partire da oggi 28 settembre, su tutto il territorio servito, garantendo comunque i livelli minimi previsti dalla Carta dei Servizi. Disagi potranno essere avvertiti nei piani alti degli stabili sprovvisti di autoclave o con insufficiente capacità di riserva».

AQP precisa ulteriormente che «Le attuali, persistenti, condizioni metereologiche impongono una attenzione ancora maggiore e ulteriori misure di prevenzione che coinvolgono tutti: l'azienda, le istituzioni, i cittadini. Anche i cittadini, infatti, attraverso piccoli gesti quotidiani, sono chiamati a dare il proprio contributo al fine di preservare la risorsa, in un contesto particolarmente difficile come quello che stiamo attraversando.

Comportamenti virtuosi - precisa la nota - ai quali Acquedotto Pugliese raccomanda di associare la dotazione di un impianto idrico interno adeguato ai propri fabbisogni e provvisto di autoclave o booster, per un utilizzo ottimale del servizio. AQP, giova ricordare, eroga il servizio al contatore, garantendo normalmente una pressione superiore alla minima di 0,5 atmosfere, prevista dalla Carta dei Servizi. Con le regolazioni programmate e la riduzione della pressione verso la soglia limite, l'acqua difficilmente raggiungerà i piani alti delle abitazioni.

Eventuali disparità di condizione della pressione nelle reti all'interno dello stesso abitato e tra abitati - è la precisazione finale - possono dipendere dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche».