Elevata concentrazione di alga tossica a sud di Giovinazzo nella seconda quindicina di agosto

I risultati dei rilievi dell'Arpa Puglia hanno confermato le sensazioni dei bagnanti

mercoledì 4 settembre 2019
A cura di Gianluca Battista
Sono stati resi noti i dati relativi ai campioni d'acqua prelevata in mare dall'Arpa Puglia relativi alla seconda quindicina di agosto.

La concentrazione di Ostreopsis Ovata, comunemente conosciuta come alga tossica, si è rivelata altissima sul litorale sud di Giovinazzo ed a Santo Spirito, ma anche a nord, tra Giovinazzo e Molfetta, le cose non sono andate benissimo.

Sulla costa meridionale sono stati registrati 2.536.981 cellule sul fondo e ben 124.620 in colonna (questo il dato preoccupante), mentre a nord, in zona Prima Cala, già territorio molfettese, sono state ritrovate 1.296.574 e poco più di 20.000 in colonna.

Dati non confortanti, che confermano il proliferare dell'alga nel mese di agosto dovuto all'aumento delle temperature. I malesseri di diversi bagnanti avevano d'altronde empiricamente messo in evidenza ciò che ha poi confermato Arpa Puglia.

La concentrazione giovinazzese è la seconda più alta della Puglia, superiore anche a quella riscontrata a sud di Bari, nella zona del Lido Trullo, a San Giorgio, di 2.154.560 cellule sul fondo, ma 56.921 in colonna. La più alta è quella di Lido Lucciola, tra Santo Spirito e Giovinazzo, ancora in territorio del capoluogo, con oltre 6 milioni di cellule sul fondo. Difficile anche la situazione a sud di Bisceglie con quasi 2 milioni e 500 mila cellule sul fondo e 67.290 in colonna.

«Nelle Linee Guida redatte sull'argomento dal Ministero della Salute (2007) - spiegano da Arpa - viene indicato il limite di 10.000 cellule/litro in colonna d'acqua per l'insorgenza di un eventuale rischio sanitario. Nel caso di superamento di tale valore, Arpa Puglia comunica l'informazione alle Istituzioni preposte (Regione, ASL e Comune di competenza territoriale) per eventuali misure da adottare. Tali Linee Guida sono state aggiornate da analoghe pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità nel 2014 (Rapporti ISTISAN 14/19) e riconosciute dal DM 19 aprile 2018; in questo ultimo aggiornamento la fase di emergenza è prevista a partire da densità di O. ovata superiori a 30.000 cellule/litro» ed a Giovinazzo quel limite è stato abbondantemente superato.

L'alga tossica non è visibile ad occhio nudo, è bene ribadirlo per chi ancora vorrà andare a mare a settembre, e dopo inalazione può creare sintomi tipo raffreddore, riniti, irritazioni cutanee e talvolta febbre, che tuttavia scompaiono in pochi giorni. Con l'abbassarsi delle temperature medie, anche la fioritura dovrebbe venir meno ed eliminare il problema.