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Stop alla tecnica dell'air gun. Il M5S: «Il Pd giovinazzese chieda ai suoi parlamentari di votare contro»

mercoledì 18 marzo 2015 02.30
A cura di Nicola Miccione
Ricordate quei capodogli spiaggiati in Abruzzo o i numerosi esemplari di delfini morti ritrovati sulle coste pugliesi, i qualche caso anche a Giovinazzo? Alcuni erano rimasti disorientati a causa delle esplosioni in mare generate da operazioni per la ricerca di petrolio. Da oggi non sarà più possibile farla franca.

La tecnica dell'air gun è stata finalmente vietata. «Grazie anche al contributo del Movimento 5 Stelle - scrivono in una nota gli attivisti giovinazzesi - e con 11 voti di differenza, è stato approvato un emendamento che impedisce l'utilizzo della tecnica air gun per la ricerca di idrocarburi nei fondali marini». L'air gun è una tecnica di ispezione dei fondali marini fortemente invasiva e sconvolge l'ambiente marino, turbando l'orientamento degli animali acquatici. «Il governo che aveva dato parere contrario alla norma - continuano - ha dovuto subire la volontà del Parlamento. L'air gun consiste in spari fortissimi e continui di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Spesso, però, questi spari sono dannosi al pescato, perché possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell'udito».

E questo, secondo il circolo cittadino del M5S, «è molto grave perché molte specie ittiche dipendono dal senso dell'udito per orientarsi, per accoppiarsi e per trovare cibo. La lotta alle trivellazioni continua perché il nostro obiettivo è quello di salvaguardare e rilanciare il settore della pesca nella nostra città. Anche il governo americano, che pure è sempre "attento" agli interessi dei petrolieri, ne ha ridotto drasticamente l'utilizzo. In questi giorni, invece, i telefoni di Palazzo Chigi stanno squillando in continuazione. Infatti i petrolieri che avevano deciso di fare ricerca di idrocarburi nel mar Adriatico, puntavano principalmente sull'utilizzo dell'air gun per le ricerche in programma ed ora sono in seria difficoltà».

L'invito dei grillini giovinazzesi, rivolto alla locale sezione del Partito Democratico, è quello di «inviare una lettera ai senatori e ai deputati pugliesi del Pd per chiedere loro di votare contro le trivellazioni nel mare Adriatico. Se tutto questo non verrà applicato - concludono i pentastellati - vorrà dire che il Partito Democratico di Giovinazzo è complice dei deputati e senatori del Pd che, invece di salvaguardare i cittadini e coloro che vivono grazie alla pesca, favoriranno le lobbies petrolifere».