E se Giovinazzo uscisse dall'ASI?

Ruggero Iannone spiega il perché del parere richiesto ad un professionista

martedì 23 febbraio 2016 9.58
A cura di Gianluca Battista
Consigliere comunale di maggioranza, ma anche Presidente di un'apposita commissione sulla ASI, l'Area di Sviluppo Industriale condivisa da Giovinazzo con Bari, Modugno, Bitonto e Molfetta. Ruggero Iannone cerca di spiegare, attraverso una nota inviata alla Gazzetta del Mezzogiorno, la posizione del Comune relativamente alla questione Consorzio.

La Commissione, istituita il 22 settembre scorso col consenso del Consiglio Comunale e da lui presieduta, al fine di verificare le prospettive dell'Area di Sviluppo Industriale, ha fatto alcune valutazioni sulle problematiche presenti. In primis, scrive Iannone, ci si è interrogati sulla «onerosa ed ultra decennale presenza del Comune di Giovinazzo nel Consorzio che ha comportato il pagamento delle quote associative senza alcun fattivo ritorno infrastrutturale per l'area di pertinenza comunale interessata».

Poi, spiega sempre il Consigliere comunale di Forza Italia, si è passati all'analisi della «elevata ricaduta in termini di tasse che i giovinazzesi, proprietari dei terreni dell'area di competenza ASI, annualmente versano all'erario senza ricevere in cambio alcuna opportunità di sviluppo». L'ultima considerazione fatta in Commissione, spiega Iannone, ha evidenziato «lo stato di immobilismo dello stesso Consorzio, gravato da un crescente aumento dei costi di gestione e da una decrescente liquidità, che non favorisce affatto un'idea concreta ed attuabile di crescita e di sviluppo delle realtà partecipanti».

Per cercare di risolvere questi problemi, la Commissione ha «espresso la volontà - scrive ancora il forzista nella nota inviata alla Gazzetta del Mezzogiorno - di chiedere un parere pro veritate ad un professionista del settore affinché si esprima sulle seguenti questioni:
- Possibili scenari alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali circa la possibilità di abbandonare il Consorzio ASI;
- Eventuali riflessi sulle proprietà immobiliari presenti nell'area interessata
- Eventuali interferenza sull'opificio industriale ivi presente (Prysmian)
- Ripercussioni sul Comune circa azioni risarcitorie a causa della variazione del valore di mercato dei suoli interessati dall'area
- Ipotesi di ristoro a favore dei proprietari, in riferimento agli anni di vincolo delle aree rientranti nella zona ASI
- Possibilità di apportare variazioni al Piano Regolatore Generale comunale a fronte di nuove opportunità di sviluppo in seguito all'eventuale reingresso nel Consorzio».

In buona sostanza, costi non sostenibili a fronte di scarsi, secondo la Commissione, vantaggi tratti dal territorio giovinazzese, porterebbero verso un'uscita dal Consorzio. Uscire, cambiare il Prg per poi rientrare, tuttavia, appare un'azione che potrebbe avere anche un significato, ma che sembra agli occhi di tanti piuttosto rischiosa. Il contributo offerto da un professionista, tuttavia, come ricordato da Iannone dalle pagine del massimo quotidiano regionale il 21 febbraio, potrebbe fugare tutti i dubbi, in un senso o in un altro.

Giovinazzo lascia l'ASI? Ni, anche se tutto farebbe pensare a questo indirizzo.

Intanto, cambio della guardia per Molfetta. Nei giorni scorsi, infatti, al posto del Senatore Antonio Azzollini, con la sola astensione del Comune di Modugno, Paola Natalicchio, attuale Sindaco, è stata eletta ufficialmente componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio.