Differenziata, ancora qualche disagio

Ritardi nel ritiro ed orari in discussione: tutto ciò che non va ai cittadini

mercoledì 25 gennaio 2017 05.30
A cura di Gianluca Battista
Che non sarebbe stato facile adattarsi a questo nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta, lo aveva detto anche il primo cittadino, Tommaso Depalma. Egli stesso aveva parlato di rodaggio, di un mese sostanzialmente di prova e di possibilità di tarare il servizio meglio su indicazione dei cittadini. Poi le risposte attraverso gli organi di stampa alle domande più comuni dei residenti.

Quel servizio prosegue abbastanza bene in tante aree della città e le fototrappole per i trasgressori, di cui la cronaca locale ha dato conto, iniziano a dare i loro primissimi frutti.

Tuttavia si segnalano ancora disagi. Ieri, ad esempio, ci siamo imbattuti nel ritiro dalla zona di via Sasso e via Toselli, ben oltre le ore 13.00. Un ritardo che commercianti e cittadini imputano all'azienda che si occupa della raccolta. Stesso discorso riscontrato nella giornata di giovedì, 19 gennaio, in tutto il quartiere Sant'Agostino, quando la plastica venne ritirata ben oltre mezzogiorno, con i bustoni in bella mostra dalla sera prima.

Ed a proposito di plastica. A tanti commercianti, ma davvero molti, non piace il ritiro fissato per una giornata a settimana. Vorrebbero un doppio ritiro, almeno, se non un triplo dalle loro attività. Per tanti esercizi la plastica è quasi un elemento essenziale (pensiamo a chi vende carni) ed alcuni di loro ci hanno confidato che, giornalmente, vanno in località Lama Caolina, dall'azienda Dal Fiume, a conferire le eccedenze. E poi ci sono gli orari che non piacciono quasi a nessuno: la richiesta è quella di modificarli per evitare spettacoli come quello evidenziato dalla foto di un lettore, nocivi in fascia estiva, quando per Giovinazzo ci sono tanti turisti.

Infine ci sono i due aspetti più inquietanti. In alcune strade il ritiro dell'organico è inspiegabilmente svolto a macchia di leopardo. Alcune utenze sembrano soddisfattissime. Un paio di civici più in là partono le lamentele per il mancato svuotamento. Dall'altra parte, invece, registriamo anche l'aumento dei sacchetti sul ciglio delle strade di campagna. Colpito uno, speriamo si continui, perché la prassi del lancio dell'immondizia sia stroncato sul nascere e magari entrino danari nelle casse comunali da convertire in servizi.

Le buone percentuali della prima settimana indicano come si stia andando nella giusta direzione. A fronte di qualche decina di sporcaccioni, di anziani magari disinformati (anche questo è un problema su cui non chiudere gli occhi) e di qualche menefreghista, il concetto di differenziare sta lentamente prendendo piede. Crediamo che un bilancio serio lo si potrà fare a partire da marzo. Solo allora la gente avrà compreso bene tutti i meccanismi e si potranno avere i primi importanti dati sull'esito di queste buone prassi.