Il prof. Sabatini durante il suo intervento. <span>Foto Marzia Morva</span>
Il prof. Sabatini durante il suo intervento. Foto Marzia Morva
Eventi e cultura

La linguistica al servizio della scuola

Il Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca ha incontrato studenti e docenti

Per anni la lingua, con i suoi meccanismi di funzionamento intrinseci, oggetto della scienza denominata Linguistica, è stata considerata qualcosa di astratto e poco adattabile al mondo della scuola. L'intervento di ieri sera del Prof. Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca dal 2008, nell'ambito dell'incontro "Le indicazioni nazionali e i nuovi profili della Grammatica", ha scardinato questo luogo comune, dimostrando che l'applicazione di modelli e concetti derivanti dalla linguistica possono rivelarsi preziosi per l'insegnamento e l'apprendimento.

Il Prof. Sabatini, docente presso le Università di Lecce, Genova, Napoli, Roma "La Sapienza" e Roma Tre, di cui è Professore Emerito dal 2010, ha parlato a braccio per oltre un'ora, spaziando tra vari argomenti e tenendo alta la concentrazione nel gremito auditorium della scuola media "M. Buonarroti", alla presenza anche dell'Assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sollecito.

«La lingua è carne e sangue del nostro corpo», ha esordito il Presidente Onorario della Crusca, sostenendo l'idea secondo cui il linguaggio è ciò che contraddistingue l'uomo dalle altre specie ed è la caratteristica che gli conferisce, a giusto titolo, l'appellativo di "sapiens", perché conoscitore del mondo attraverso le sue capacità linguistiche. La riflessione di Sabatini si è poi spostata sull'importanza di legare lo studio della lingua all'analisi dei processi cognitivi, in virtù del forte legame esistente tra produzione linguistica ed attività cerebrale. A dimostrazione di ciò, come più volte evocato dal Professore, ci sarebbe una recente scoperta in campo neurologico secondo cui i verbi si collocherebbero nella zona anteriore del cervello, zona che ospita solitamente il movimento fisico, mentre i sostantivi occuperebbero le zone restanti.

Sulla base della centralità del verbo rispetto agli altri elementi della frase, che trova fondamento in studi precedenti tra cui la teoria del linguista francese Lucien Tesnière, Sabatini ha esposto un modello di grammatica innovativo, adatto ad essere messo a servizio dei programmi scolastici. La "grammatica valenziale", questo è il nome del modello proposto, si rivela efficace sia per gli insegnanti, il cui compito è quello di trasmettere con chiarezza e semplicità le nozioni grammaticali ai propri studenti, sia per questi ultimi, spesso persi nella comprensione e nella memorizzazione.

L'ultimo passaggio dell'intervento del docente, la cui fama è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni grazie alla sua partecipazione al programma televisivo domenicale "Mattina in Famiglia", ha riguardato la capacità di interpretazione di un testo, che può essere potenziata proprio grazie all'applicazione del modello grammaticale valenziale e all'analisi approfondita delle costruzioni verbali.

«Attraverso la lingua, noi diamo uno schema al mondo» ha chiosato, riassumendo quanto spiegato fino a quel momento. In seguito, l'Accademico della Crusca ha risposto con piacere ai quesiti posti dai ragazzi della Scuola secondaria inferiore "M. Buonarroti", incoraggiati dal Dirigente Scolastico, Michele Bonasia, organizzatore dell'incontro insieme alla Prof.ssa Carmen Tarantino.

La linguistica non è mai stata così vicina al mondo scolastico ed ai discorsi di tutti i giorni. Merito è, senza dubbio, di uno studioso e divulgatore fenomenale quale il Prof. Sabatini, ma anche della nostra città, che per qualche ora ha voluto fermarsi ad ascoltare e ad imparare qualcosa in più sulla grammatica e ad interrogarsi sulla direzione in cui deve andare la scuola di oggi e di domani.
I saluti del Preside Michele BonasiaL'intervento del prof. Francesco SabatiniFrancesco Sabatini appassiona i presentiLa scuola rende omaggio a Francesco Sabatini
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