bullismo
bullismo
Scuola

Il C.S.In. onlus contro bullismo e grooming

La presidentessa regionale, Paola Corsignano Carrieri, scrive alle scuole

Bullismo e grooming. Due termini per indicare due fenomeni in crescita nelle scuole di tutto il mondo. L'Italia non si sottrae alla regola e gli operatori del settore corrono ai ripari scrivendo alle scuole. Se del bullismo si parla spesso, in ogni sua declinazione (dal bullismo diretto a quello indiretto, fino ad arrivare al cyberbullismo al sexting ed a diverse altre forme), meno conosciuto è il termine grooming, che indica l'adescamento di un minore ad opera di un adulto.

Anche a Giovinazzo se ne è parlato, durante la giornata del 25 novembre presso l'auditorium "don Tonino Bello", dedicata alla lotta alla violenza di genere. A portare il problema sul tavolo del dibattito, Paola Corsignano Carrieri, giovinazzese doc e presidente regionale del C.S.In. onlus (Centro Servizi Interdisciplinare). In quella occasione, l'associazione del presidente nazionale Raffaele Ferraresso ha voluto distribuire un documento ad insegnanti e dirigenti scolastici degli istituti presenti, che sensibilizzasse ulteriormente su questi fenomeni dilaganti. «Considerato che l'opinione pubblica mostra una comprensibile fiducia nella funzione deterrente della pena - scrivono dal C.S.In - reputandola rafforzata ogniqualvolta si legiferi un incremento di pena ed un innalzamento delle soglie di punibilità, puntualmente ci interfacciamo con una realtà che ci riporta dati e statistiche non compatibili con le aspettative annesse all'innalzamento dei limiti edittali massimi della stessa. Dati e statistiche - evidenziano - che raccontano di una realtà afferente ai reati succitati, che assiste a fenomeni di violenza con aumento in maniera esponenziale».

Alle scuole il compito di intervenire, quindi, con alcuni accorgimenti. Si tratta di un invito, certo, ma arriva da chi conosce bene questi reati e crediamo sia opportuno seguirlo. Nella missiva si cercano strade percorribili dalle istituzioni scolastiche. Semplici, immediate, ma che possano dare grandi frutti. L'invito è quindi rivolto affinché si installino «cassette postali all'interno della struttura scolastica, simili a quelle adoperate nei condomini, in modo da consentire alla giovane vittima di imbucare, anche in forma anonima, la propria segnalazione; istituire, all'interno della struttura scolastica, sportelli antibullismo; adottare una circolare interna, di cui si dia notizia ad ogni interessato, con la quale si palesi - chiosano - la facoltà di costituirsi parte civile nei procedimenti a carico di soggetti, che si siano resi responsabili di reati violenti ai danni di studenti dell'istituto scolastico».

Un monito a tenere la guardia sempre più alta. Un monito ad essere sempre presenti nella vita dei nostri figli, perché mai come con riferimento a questi reati, prevenire è l'unico modo per vincere la battaglia. Curare, solamente dopo, potrebbe non bastare a rimarginare profonde cicatrici.
  • bullismo
Altri contenuti a tema
Bullismo e Cyberbullismo, una giornata di studio a Giovinazzo Bullismo e Cyberbullismo, una giornata di studio a Giovinazzo Tra gli altri interverrà anche il Viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto
A Giovinazzo una panchina gialla per dire no al bullismo e al cyberbullismo (FOTO) A Giovinazzo una panchina gialla per dire no al bullismo e al cyberbullismo (FOTO) Il sindaco Sollecito: «Un segnale forte in sinergia con le scuole del territorio»
© 2001-2024 GiovinazzoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata. Tutti i diritti riservati.
GiovinazzoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.