Girolamo Capurso
Girolamo Capurso
Politica

«Così cambieremo la politica giovinazzese»

Intervista a Girolamo Capurso, presidente di PrimaVera Alternativa

Prima di una serie di interviste alla politica giovinazzese in vista delle elezioni amministrative del 2017.

A parlare è Girolamo Capurso, 59 anni, una vita da ferroviere e da tanti anni una delle penne più acute del giornalismo locale. Lui ha deciso di mettersi alla prova, di "passare dall'altra parte", di cercare di cambiare in prima persona le cose. Oggi è il Presidente del nuovo soggetto politico di centro-sinistra, quella PrimaVera Alternativa che si pone dall'altra parte rispetto all'attuale Amministrazione. Proprio da questo è partita la nostra intervista che vi riportiamo in versione integrale.

Nelle prossime settimane spazio ad altri leader politici, segretari di partito, consiglieri comunali, per capire dal di dentro idee, mosse strategiche e programmi verso il voto. Poi una sorpresa per voi lettori.

Da tanti anni ha raccontato fatti e misfatti di questa cittadina. Ora è dall'altra parte: come ci è arrivato?

Si è trattato di una scelta meditata. Per oltre un decennio ho affrontato i temi più scottanti di questa realtà dalle pagine del mensile "in Città". Studiando molto, atti, incartamenti e documenti ho capito che era giunto il momento di metterci la faccia ed alle soglie dei 60 anni ho pensato che era giusto battersi per lasciare una Giovinazzo migliore ai miei figli ed ai miei nipoti.

Quindi è una scelta etica prima che politica?

In parte sì. Ecco, un aspetto che mi preme sottolineare è che non amiamo la politica dei compromessi ed ahimè, anche l'Amministrazione Depalma in questo non ha brillato. PrimaVera Alternativa si pone in netta discontinuità col passato remoto e recente, ma per farlo ci vuole un programma serio, condiviso e che sappia guardare al concreto.

Vi state organizzando in tal senso?

Sì perché crediamo fortemente nella programmazione lungimirante e per questo abbiamo individuato cinque aree tematiche e le abbiamo affidate a gruppi di persone al nostro interno. Si stanno studiando vari settori della vita cittadina e dai documenti finali scaturiranno gli spunti decisivi per strutturare un programma credibile. Lo ripeto a costo di sembrare noioso: il nostro sarà un programma concreto, fattibile, realizzabile nel medio e lungo termine. Vogliamo lasciare anche qualcosa che vada ben oltre la legislatura. La politica ha lavorato spesso per un mero riscontro elettorale, noi invece vogliamo cambiarla portando al suo interno quei codici etici che abbiamo fatto nostri sin dalla costituzione di questo soggetto.

Ecco, a proposito di legislatura o consigliatura... Come candidato sindaco circolano da settimane alcuni nomi, anche il suo. Negli ultimi giorni ha forse definitivamente preso quota quello di un noto avvocato giovinazzese. Che ci dice su questo punto? Quando lo presenterete?

No, allora chiariamo subito un aspetto: io sono il presidente di PVA e sarò candidato consigliere, ma non sono di certo l'uomo scelto dalla coalizione per correre come sindaco. Presenteremo a breve il nostro uomo di punta, una decisione condivisa da tutto il nostro gruppo e dagli amici di Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città.

Quando?

Presto la stampa riceverà un comunicato e ci sarà la presentazione in un comizio pubblico. Penso nell'ordine di qualche settimana.

Prima ha accennato alla coalizione. Con Sinistra Italiana c'è intesa su tutto?

Tutti sanno che al nostro interno convivono varie anime, ma sappiamo far sintesi. E con Sinistra Italiana, beh... c'è un'intesa praticamente su tutto, ma l'aspetto più importante è che i contenuti stanno guidando la nostra azione insieme.

Lei ha detto più volte in nostri colloqui privati che volete cambiare "dal di dentro" la politica giovinazzese. Si riferiva a quale aspetto esattamente?

Mi riferisco innanzitutto alla macchina amministrativa, i cui ingranaggi hanno bisogno di essere oleati. Durante questo quinquennio abbiamo assistito spesso a contrasti tra il sindaco Depalma ed alcuni dirigenti e funzionari. Noi vogliamo fare l'opposto, nel segno della trasparenza e della separazione tra potere politico e potere gestionale, sancito tra l'altro dalla legge.

Di che tipo di comunicazione vi servirete per centrare il successo elettorale?

Siamo nell'era dell'informatica padrona e pensare di non servirsi dei canali telematici non solo sarebbe fuori tempo, ma lo trovo anacronistico. Però questo non può bastare per raggiungere un'altra consistente fetta del corpo elettorale, che invece ci vedrà presenti nelle piazze, pronti a cercare il contatto reale, quotidiano con i cittadini. C'è un aspetto che ci caratterizzerà: ad ogni appuntamento pubblico si presenteranno persone diverse, dando sostanza al nostro progetto, fatto di condivisione e persone reali.

Chiusura quasi d'obbligo con gli obbiettivi che vi siete prefissati. Pensate di farcela a portare il vostro candidato a Palazzo di Città o c'è un obiettivo minimo, visto che siete una forza che si affaccia per la prima volta sulla scena politica cittadina?

Non abbiamo paura di confessare la nostra ambizione. Corriamo per vincere ed è in questo senso che abbiamo scelto di candidare una persona specchiata, un uomo capace di fare sintesi tra tutte le anime del movimento. Noi non facciamo una politica "contro" qualcuno, ma una politica "per" i cittadini ed in questo ci contraddistinguiamo. Poi è chiaro che abbiamo i piedi ben piantati per terra e sappiamo che anche solo entrare in Consiglio Comunale deve rappresentare motivo d'orgoglio. Noi, infatti, siamo una piantina appena nata, un seme nuovo che vuol tentare di farsi strada e crescere nel panorama politico locale. La nostra azione, in definitiva, non muore con le elezioni politiche, qualunque sia il loro esito.
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