Un momento della conferenza stampa
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Politica

Casa di Riposo, PVA, SI ed Abbracciamo la Città raccontano le "verità nascoste"

Ieri sera una conferenza stampa

Ieri sera la sede di PrimaVera Alternativa ha ospitato una conferenza stampa della coalizione che appoggia Daniele de Gennaro nella corsa a Palazzo di Città. Oggetto dell'incontro con media e cittadini, durato 45 minuti circa, era il bando per la ristrutturazione della Casa di Riposo San Francesco, presentato il 29 dicembre scorso e che vedrà l'apertura delle buste il 13 febbraio prossimo.

Al tavolo dei relatori lo stesso Daniele de Gennaro con Girolamo Capurso, Presidente di PrimaVera Alternativa, Michele Poli, suo omologo di Abbracciamo la Città, ed il Segretario cittadino di Sinistra Italiana, Nando Depalo, i quali hanno aperto alle domande di giornalisti e semplici cittadini.

Tante le criticità rispetto al bando illustrate in una lunga conferenza stampa, che noi proviamo a riassumervi grazie ad un libro bianco, una documentazione approfondita, consegnataci dagli stessi movimenti e partiti di quella coalizione e di cui vi riproponiamo i passaggi salienti con un minimo di sintesi giornalistica.

I FATTI RICOSTRUITI DA PVA, SI ed ABBRACCIAMO LA CITTÀ CON DANIELE de GENNARO - L'affidamento del progetto sui lavori all'immobile era stato dato allo Studio Rotondo Ingg. Associati, con sede a Cellamare. Il progetto esecutivo redatto dallo studio ingegneristico Rotondo veniva approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 53 del 07 aprile 2015. In tale progetto i lavori di adeguamento, messa a norma, miglioramento energetico e sismico della Casa di Riposo San Francesco venivano quantificati in complessivi Euro 2.000.000,00. Il progetto redatto dallo studio intendeva dotare l'edificio di «tutti gli accorgimenti che una struttura di questo tipo deve possedere sia per adeguarsi alle normative, sia per favorire una piacevole permanenza degli ospiti».
I lavori riguardavano l'edificio nella sua interezza e primo e secondo piano, hanno ricordato i relatori, «sarebbero stati riutilizzati per l'allocazione delle unità abitative, fino al raggiungimento di 67 posti letto».
Con riferimento ai dipendenti, il progetto prevedeva l'impiego di 31 unità in varie zone e mansioni.
Dopo l'approvazione in Consiglio comunale, l'ing. Cesare Trematore, Dirigente del Terzo Settore, nominava l'ing. Gallo nuovo responsabile del procedimento, giusta determina dirigenziale n. 433 del 31.12.2015; l'ing. Gallo, nella qualità di nuovo responsabile del procedimento, ed il Dirigente comunale richiedevano integrazioni documentali allo studio Rotondo. Il 29 aprile l'ing. Gallo, l'ing.Trematore ed i progettisti si incontrarono, ma PVA, SI ed Abbracciamo la Città asseriscono che di quell'incontro non si conosce il contenuto.
Verificata l'impossibilità di «interlocuzioni con lo studio ingeneri Rotondo (…), al fine di avere un soggetto terzo in grado di acclarare in maniera chiara, definitiva ed esaustiva, quali le attività progettuali integrative indispensabili a rendere il progetto "esecutivo" per avviarlo a gara privo di criticità, minimizzando i rischi di introduzione di varianti e di contenzioso», lo stesso Trematore si determinava ad acquisire il servizio di verifica del progetto esecutivo Rotondo. L'analisi di quel progetto, il 7 luglio 2016, veniva assegnato alla società Elettro-Lab srl di Altamura.
La società murgiana, il 16 settembre scorso, faceva pervenire il resoconto del suo lavoro d'analisi che metteva in luce 101 non conformità ed osservazioni. Trematore e Gallo chiedevano quindi allo studio Rotondo di rimuoverle, ma il risultato era ritenuto insufficiente.
In dicembre il Dirigente dell'UTC sollevava l'ing.Gallo dall'incarico e si attivava per far effettuare nuove analisi sul progetto. Il 21 dicembre scorso arrivava una delibera di Giunta da cui si apprendeva che l'ing. Carrieri ed il geom. Andriano, dipendenti dell'UTC, avevano completato «gli elaborati necessari per eliminare le non conformità del progetto»; che il RUP abbia riformulato il computo metrico ed il Capitolato Speciale d'Appalto «avendo constatato che le somme disponibili non trovavano coerenza nella documentazione contabile» prodotta nella progettazione Rotondo (nella delibera 211/2016 non v'è, tuttavia, alcun riferimento né alla data, né al numero di protocollo del provvedimento dirigenziale di riformulazione del computo metrico e del capitolato speciale) ed infine che il RUP, in persona dell'ing. Trematore, abbia validato il progetto redatto dalla struttura tecnica dell'Ente.
Il Comune di Giovinazzo, con la più volta citata deliberazione di Giunta Comunale n. 211 del 21 dicembre 2016, approvava gli atti progettuali, «coerentemente al verbale di validazione sottoscritto dal Responsabile del Procedimento, ing. Trematore, ai sensi dell'art. 26. Comma 8, d.lgs 18.04.2016 n. 50». Il 29 dicembre veniva pubblicato il bando di gara.

LE CONSIDERAZIONI e LE DOMANDE DELLA COALIZIONE - La Giunta Comunale ha deciso di avvallare la scelta del Dirigente Comunale di far rettificare dall'Ufficio Tecnico Comunale il progetto Rotondo, al precipuo fine di superare le non conformità evidenziate in sede di verifica progettuale. Dalla coalizione si chiedono:
- Poteva il Dirigente e/o la Giunta Comunale sostituire il progettista, nonostante l'incarico di progettazione esecutiva fosse stato affidato allo Studio ingegneristico Rotondo? A tal proposito vale la pena di far rilevare che nel Capitolato Speciale d'Appalto il Progettista risulta essere l'ing. Carrieri del settore Gestione del Territorio e non lo studio Rotondo;
- Poiché parrebbe che la progettazione Rotondo sia stata particolarmente inefficace, si sono esperiti contro i progettisti i rimedi contrattuali previsti in caso di inadempienza?
- In caso di errore progettuale e di danni cagionati all'Ente, la responsabilità civile, penale e erariale ricadrà sui dipendenti dell'Ufficio Tecnico comunale?
- I dipendenti comunali chiamati a correggere il progetto Rotondo possedevano le competenze per correggere le 101 non conformità strutturali, impiantistiche, geologiche e geotecniche?
In quella deliberazione di Giunta più volte citata, c'è un passaggio importante in cui si discorre di eliminazione non di tutte, ma della «maggior parte delle non conformità». Su questo la coalizione che sostiene de Gennaro chiede all'Amministrazione di rendere noto, se non si tratti di un refuso, le non conformità o osservazioni non superate. Si chiede, pertanto, l'immediata pubblicazione del verbale di validazione a firma dell'ing. Trematore e dell'attività di verifica svolta in tale evenienza dalla società Elettro Lab srl. Tutto ciò per scongiurare la possibilità che la società vincitrice d'appalto possa poi formulare delle riserve in sede di esecuzione.

LA MODIFICA DEL QUADRO ECONOMICO: ALTRE CONSIDERAZIONI DELLA COALIZIONE - La riconfigurazione progettuale ha prodotto anche una rimodulazione delle singole voci del quadro economico. Più nello specifico: l'importo a base d'asta diminuisce sensibilmente, scendendo ad Euro 1.570.000,00 rispetto agli iniziali Euro 1.718.000,00, mentre le spese per la progettazione esecutiva, per la direzione lavori e per il coordinamento aumentano sensibilmente (oltre il 300%), senza alcuna spiegazione (asseriscono da quei movimenti e partiti, ndr), passando dagli originari Euro 43.700,92 agli attuali Euro 132.657,14!

PROGETTO RITENUTO INCOMPLETO. LE CONCLUSIONI -
«Il nuovo capitolato speciale d'appalto - si legge nelle conclusioni del documento consegnato alla stampa -, diversamente dall'ipotesi progettuale Rotondo prevede che metà del secondo piano dello stabile (quello dove sono allocati i moduli abitativi per gli ospiti) resti allo stato di rustico e sia inutilizzabile. Il capitolato di gara, inoltre, non obbliga l'aggiudicatario a fornire e/o porre in opera: - termosifoni o fan coil; - sanitari (lavabi, bidet, water, docce e vasche ed accessori per disabili); - corpi illuminanti per interni ed esterni; - porte interne e porte con maniglioni antipanico; - rivestimenti delle pareti dei bagni, delle cucine e delle dispense; - finitura finale esterna sul cappotto; - impianto solare termico e fotovoltaico necessario per legge per i lavori di efficientemente energetico.
La mancata realizzazione del secondo piano comporterà la riduzione della capacità ricettiva della struttura a 60 posti letto. Inoltre, la nuova ipotesi progettuale prevede l'allocazione di moduli abitativi al pian terreno dell'immobile, con conseguente perdita di alcuni spazi comuni ivi presenti.
Alla luce di tanto appare concreto il rischio che questa gara, a dispetto di quello che una certa propaganda vuol farci credere, ci consegni in realtà una struttura che non offra le garanzie minime di abitabilità, che necessiti di ulteriori finanziamenti per ottenere le autorizzazioni di legge e che non garantisca il mantenimento dei precedenti livelli occupazionali nel lasso temporale previsto dagli ammortizzatori sociali (24 mesi)».

Sin qui PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città con il loro candidato Sindaco, Daniele de Gennaro. All'attuale Amministrazione, ai tecnici ed ai dirigenti comunali piena possibilità di replica.













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